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Dopo l’acquisto della sonda gastroscopica parte la sottoscrizione per una nuova TAC all’Ospedale

Nell’incontro tenutosi presso la Biblioteca Comunale il 30 ottobre, il coordinatore dell’attività clinica e direttore dell’unità operativa di Medicina Generale dell’Ospedale di Acquapendente Remo Brenci ha annunciato con soddisfazione l’acquisto della seconda sonda gastroscopica.

L’apparecchio consentirà una notevole riduzione dei tempi di attesa nello svolgimento di questo esame, con un aumento delle prestazioni per la struttura ospedaliera.

Decisivo è stato in questo caso il contributo di Banca Tema che ha finanziato l’acquisto dell’attrezzatura. Il direttore generale della banca Fabio Becherini è intervenuto rimarcando l’importanza per il suo istituto di avere un rapporto propositivo e di collaborazione con il territorio, raccogliendo un sincero ringraziamento da parte di tutti gli intervenuti.

Il dott. Brenci ha ringraziato a nome di tutti Ernesto Petrella, membro del Consiglio di Amministrazione di Banca Tema, che ha svolto un prezioso ruolo di intermediazione, prodigandosi con grande impegno.

Fondamentale anche l’appoggio del direttore generale della ASL di Viterbo Daniela Donetti, che ha condiviso l’iniziativa ed è stata concorde e partecipe in ogni momento.

L’incontro ha visto una folta partecipazione degli operatori sanitari locali, che hanno dimostrato così ancora una volta il loro attaccamento alla struttura ospedaliera nella quale lavorano con dedizione.

Erano presenti gli amministratori comunali di Acquapendente, Bolsena e San Lorenzo Nuovo, che hanno avuto parte attiva nell’impresa e che hanno ribadito il loro impegno anche per il futuro. Perché il risultato ottenuto è solo la prima tappa.

Infatti il dott. Brenci ha annunciato per il 2019 un obiettivo ancora più ambizioso, l’acquisto di una TAC di ultima generazione in sostituzione di quella già funzionante, che per 15 anni ha svolto egregiamente il suo compito.
L’acquisto di una TAC, con una tecnologia più aggiornata, che consentirebbe esami diagnostici di maggiore qualità, sarebbe un ulteriore garanzia di successo per l’attività del nostro ospedale.

Partirà perciò una iniziativa di sottoscrizione rivolta ai cittadini, alle imprese, agli operatori finanziari, alle associazioni, agli enti locali, con l’obiettivo di raggiungere la cifra necessaria all’acquisto.

L’obiettivo è ambizioso, soprattutto in un momento di crisi economica, ma l’impresa non è impossibile se tutti insieme ci crediamo. Intorno all’ospedale si sta creando un clima di rinnovata fiducia e sul piano della volontà le premesse per fare bene ci sono, con il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti e di tutto il territorio.

La sfida è lanciata e ci riguarda tutti.

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Gli investimenti previsti da Talete sono necessari ma non graveranno sui più bisognosi

I 34 milioni di euro previsti da Talete per investimenti infrastrutturali sono obbligatori e necessari per garantire il diritto all’acqua, non solo in termini di disponibilità ma anche di qualità e di costo.

Ritengo che l’acqua rappresenti un bene essenziale a cui corrisponde un diritto fondamentale delle persone ed è una risorsa universale scarsa da sottrarre a logiche di mercato.

Ad oggi si tratta di un servizio pubblico di rilevanza economica e, come tale, sottoposto a tariffa sulla quale, secondo il principio del full cost recovery, devono essere caricati integralmente i costi di gestione, investimenti compresi.

Sino a quando tali costi non saranno spostati dalla bolletta alla fiscalità generale, e quindi in proporzione alla capacità contributiva del singolo cittadino, saranno sempre gli utenti a pagare. Gli amministratori però devono affrontare, al di là delle dichiarazioni di principio, i problemi nella loro concretezza.

Il problema è in primo luogo garantire una fornitura regolare e sicura sotto l’aspetto igienico-sanitario, ma anche limitarne l’imponente dispersione e per questo il servizio idrico integrato ha bisogno di interventi non più rimandabili.

La decisione di aumentare le tariffe, quindi, non è stata presa a cuor leggero, ma con l’obiettivo di intervenire seriamente su inefficienza e sprechi, al fine di ridurre in prospettiva il costo dell’acqua e tutelare l’ambiente.

La Talete è una società nata male, su logiche più spartitorie che gestionali, e questo ha prodotto un danno che ancora paghiamo, ma va riconosciuto all’attuale management un cambio di rotta rispetto al passato che ha portato dei miglioramenti. Comunque ad oggi è questo il gestore e nessuno ha una soluzione alternativa pronta. I singoli Comuni non sono in grado da soli di affrontare gli investimenti necessari, che comunque in ogni caso ricadrebbero sui cittadini.

Ad esempio, l’inquinamento da arsenico deriva da cause naturali e non è un fatto recente, ma precedente all’attuale sistema di gestione. Fino a quando vogliamo continuare a compromettere la salute delle nostre popolazioni? Per le dimensioni del problema da questa situazione si esce tutti insieme, con uno spirito solidaristico di collaborazione.

Si calcola che il 7,6% di aumento mediamente graverà sulle bollette per circa 15/20 euro all’anno e non ne siamo certo felici. Se questo però consentirà di migliorare la qualità dell’acqua e la sua gestione, diminuendo i costi in futuro, può essere un investimento utile.

Non ci rimane che vigilare sull’efficacia di questa misura e minimizzare l’impatto sulle famiglie più bisognose. Sul bilancio comunale di previsione 2019, in aggiunta agli aiuti già esistenti, faremo in modo di sostenere i cittadini, contribuendo a questa maggiore spesa.

Noi rimaniamo convinti della validità del principio della gestione integrata pubblica. Se poi cambierà la legge, favorendo una migliore gestione delle acque, più partecipata e con minori oneri per i cittadini, non saremo certo noi a difendere un sistema di gestione che ha evidenziato tutti i suoi limiti, ma per essere all’altezza dei problemi bisogna guardare avanti, non indietro.

Angelo Ghinassi
Sindaco di Acquapendente

 

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Una mostra di artisti e fotografi avente per tema: Girolamo Fabrizio “L’Acquapendente”

In occasione del 400° anniversario della morte di Girolamo Fabrizio si sta organizzando, per il mese di maggio, una serie di eventi per ricordare questo nostro illustre concittadino.
Tra le iniziative in programma si vuole allestire una mostra collettiva di opere di artisti e fotografi aquesiani e non, realizzate con qualsiasi tecnica e su qualsiasi supporto, aventi per tema Girolamo Fabrizio “L’Acquapendente”, lasciato alla più libera interpretazione.
Si invitano tutti gli artisti ed appassionati a realizzare un’opera da esporre in questa mostra collettiva, in programma durante il mese di maggio 2019 presso la Biblioteca Comunale: sarà un modo per ritrovarsi insieme e rendere omaggio al nostro più illustre aquesiano.

Le opere, da consegnare entro il 30 aprile, rimarranno di proprietà degli autori.

Info: Biblioteca Comunale – 0763.734776 – biblioteca.acquapendente@gmail.com

PARTECIPATE E INVITATE GLI AMICI A PARTECIPARE!!!

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Il restauro della statua di Sant’Antonio Abate: per saperne di più incontro in Biblioteca

Quest’anno la festa di Sant’Antonio Abate si arricchisce di un evento particolare: il restauro della statua del santo.

Questa iniziativa nasce dalla volontà di Don Enrico Castauro di restituire alla comunità aquesiana un’opera di pregio prima ancora che una statua di grande culto.

Il restauro segue le linee  progettuali presentate e approvate dalla Soprintendenza.

La restauratrice Roberta Sugaroni descrive così il valore dell’opera e il lavoro in corso su di essa:
“La scultura è collocabile nell’area geografica che abbraccia il territorio, dunque in ambito tosco-umbro-laziale e databile entro l’ultimo quarto del secolo XV.
Si tratta di una statua lignea policroma raffigurante S. Antonio Abate benedicente.
Di impianto piuttosto arcaico ma di interessante fattura, riporta i tratti tipici del santo pur non presentandone tutti gli attributi iconografici.
Fra questi ritroviamo il libro delle sacre scritture e la croce (sebbene non a T) mentre il fuoco sembrerebbe  un’aggiunta postuma.
L’antica fattura, testimoniata già dalla posa, si ispira alla tradizione senese del XV secolo, traducendo in una semplificata realizzazione di ambito locale i rimandi stilistici.
Di questa statua si parla al foglio 145 delle visite pastorali di Mons. P. Mignucci, in data 2 settembre 1652, come riportato da da Don Antonio Agostini nel suo libro “Le Chiese di Acquapendente”.
Il restauro ha riportato alla luce le cromie originali degli incarnati, sia sul volto che sulle mani, quelle dei capelli e della lunga barba, ritrovate sotto 4 strati di ridipinture successive.
Lo stato di conservazione di queste ultime, ad eccezione della mano sinistra dove sono presenti interventi ricostruttivi non del tutto adeguati, può dirsi senz’altro buono. Il manto e le vesti nascondono le  cromie originali sotto uno strato preparatorio successivo.
L’esiguità delle tracce originali riscontrate, e il degrado del supporto, rendono improponibile l’ipotesi di una rimozione completa.
L’opera viene restituita alla comunità aquesiana e presentata  in via provvisoria; tornerà in laboratorio per la prosecuzione dei lavori, fino al completamento del restauro, subito dopo  i rituali festeggiamenti.”

Ringraziamo Roberta per la sua competente disponibilità e le auguriamo buon lavoro per la prosecuzione del restauro.

Per chi è interessato a saperne di più ci sarà un incontro in Biblioteca martedì 15 gennaio alle ore 18, proposto dal Comune di Acquapendente insieme alla Parrocchia del Santo Sepolcro, nel quale, dopo i saluti del Sindaco, oltre a Roberta Sugaroni interverranno Don Enrico Castauro e Renzo Chiovelli.

Saranno presi in esame più aspetti, da quelli spirituali a quelli culturali ed antropologici, di una ricorrenza religiosa ancora molto sentita dalla popolazione.
Infatti viene celebrata su tutto il territorio, sia ad Acquapendente, sia a Torre Alfina, sia a Trevinano, con un attivo coinvolgimento di molte persone.
Una tradizione da salvaguardare e valorizzare, in tutti i suoi significati.

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Proseguono gli incontri per il Contratto di Fiume

Nel pomeriggio di ieri lunedì 17 dicembre, presso la sede del Comune di Orvieto, si sono riuniti i Sindaci del territorio della Regione Lazio, Il sindaco del Comune di Orvieto Capofila del Contratto di Fiume per Il Paglia e i referenti del gruppo di lavoro con il Coordinamento di Alta Scuola, per dare seguito a quando previsto in prosecuzione del summit del 6 dicembre con l’ Autorità di Distretto dell’ Appennino Centrale.

Erano presenti Giuseppe Germani, Sindaco di Orvieto, Angelo Ghinassi Sindaco di Acquapendente Cinzia Pellegrini, Sindaco di Proceno, Endro Martini Presidente di Alta Scuola che Coordina il Tavolo Sicurezza Idraulica – idrogeologica e il percorso del Contratto di Fiume per il Paglia, Angelo Mario Mazzi componete del CdA di Alta Scuola, Filippo Belisario WWF Orvieto, che coordina il Tavolo Qualità ambientale: Luca Sabatini di Confindustria Umbria che coordina il tavolo Sviluppo socio economico sostenibile e Enrico Petrangeli – Paglia Bene Comune, che coordina il Tavolo Fruizione.

Nel corso della riunione è stata comunicata ufficialmente l’avvenuta adesione formale al Contratto di Fiume per il Paglia da parte dei due Comuni Laziali, che hanno deliberato in tal senso attraverso il loro organi istituzionali, e la disponibilità della regione Toscana ad entrare nel Contratto di Fiume a seguito di recenti incontri informali tenuti con il Comune di Orvieto.

E’ stata ribadita dai presenti l’assoluta necessità che le istituzioni che devono assumere decisioni strategiche e rilevanti per il futuro di questo territorio, effettuino per il bacino del Paglia scelte condivise con gli enti locali e con gli stakeholder portatori di interessi, nel rispetto delle vocazioni ambientali e di sviluppo verso cui l’intera l’area è da tempo proiettata.

Il Contratto di Fiume per il Paglia, che già è stato preso a riferimento per un progetto Europeo sostenuto dal Ministero degli Esteri Italiano, di scambio di buone pratiche tra l’ Italia e la Repubblica di Moldavia, con l’adesione dei Comuni Laziali e la prossima presenza dei Comuni Toscani, hanno affermato i Sindaci presenti, costituisce ora il luogo privilegiato delle analisi di base e della concertazione sia per le decisioni strategiche di mitigazione del rischio idrogeologico da assumere che di gestione delle risorse idriche da attuare e, per la ricerca di ulteriori implementazioni alle soluzioni di sviluppo locale, attraverso la partecipazione già attivata con il Cdf e le tecniche di facilitazione utilizzate, per incrementare quel dialogo sociale già consigliato anche nelle linee guida per il contrasto al dissesto di #italiasicura.

Peraltro, hanno continuato i Sindaci, anche il tema dell’ inquinamento da mercurio, già analizzato dalle ARPA delle tre Regioni, non può che essere trattato alla scala dell’intero bacino idrografico, per i risvolti ambientali e di tutela della salute che presenta.

Al termine dell’incontro è stata programmata la stesura di una prima bozza di un “Piano d’ Azione” del Contratto di Fiume per il territorio Umbro Laziale, comprensivo di misure strutturali e non strutturali, che il gruppo di lavoro redigerà unitamente ai due Comuni di Acquapendente e di Proceno, sulla base del rapporto intermedio del CdF già approvato, opportunamente integrato con le criticità e le opportunità dei territori dei due Comuni citati, da verificare congiuntamente in un incontro già programmato per la metà del mese di gennaio 2019.

Delibera di adesione del Comune di Acquapendente

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presepe trevinano

Quarta edizione del Presepe in Piazza a Trevinano

Nella Piazza del Comune di Trevinano è già visibile, dall’8 dicembre al 6 gennaio 2019, un Presepe i cui personaggi sono realizzati con sagome in legno dipinte, ed a grandezza naturale.

Presepe in Piazza, per opera e iniziativa di un presepista locale con il supporto della Pro Loco, giunge alla quarta edizione ed è inserita nel contesto di Terre di Presepi, una realtà culturale e comunicativa per la valorizzazione e diffusione di questa tradizione, che avendo mosso i primi passi nel cuore della Toscana si è diffusa in pochi anni in tutta la regione toccando anche un progetto in Emilia Romagna ed un altro nel Lazio a Trevinano.

Particolarmente significativa è la nostra iniziativa in quanto Trevinano si trova al centro di un progetto di ampliamento verso quelle realtà che sono diffuse in Alta Tuscia.

L’esposizione di quest’anno, arricchita di sei nuove figure di grandi dimensioni che raffigurano i Re Magi con il loro cammello, elefante e dromedario, è collocata al centro del paese, il cuore della comunità del borgo; si salgono i pochi gradini vicino alle statue esposte per arrivare alla parte più alta della piazza dove vi sarà la Natività.

L’accesso al Presepe è libero e sarà visibile anche in orario notturno grazie ad un’illuminazione suggestiva.

Presepe in Piazza rientra nel programma di diffusione Girando per Presepi dell’Associazione Italiana Amici del Presepio.

Per informazioni: tel. 335 1234989

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Concerto di Natale il 14 dicembre

Il Comune di Acquapendente

presenta

 

Concerto di Natale

della Banda Comunale Città di Acquapendente – Torre Alfina

diretta dal Maestro Riccardo Bredi

 

Con la partecipazione straordinaria degli Allievi del corso di Banda della Scuola Comunale di Musica

preparati dal Maestro Alessandro Vita

 

Venerdì 14 dicembre 2018 alle ore 21.00

Teatro Boni di Acquapendente

 

Ingresso a offerta

Il ricavato sarà devoluto a favore della Banda

 

 

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calendario bambini

Il calendario dei bambini in vendita domenica 16 dicembre

Come consuetudine la scuola dell’infanzia di Acquapendente realizza un calendario per essere presente in tutte le case anche nel nuovo anno.

Il calendario 2019 raccoglie alcune delle storie più care ai bambini, ascoltate e “giocate” a scuola, e ogni mese offre a tutti un’occasione per riavvicinarsi al mondo dell’immaginario infantile.

Il calendario sarà in vendita presso la scuola dell’infanzia e sarà distribuito dai genitori in Piazza Girolamo Fabrizio domenica 16 dicembre, in occasione dei mercatini natalizi.

Il ricavato della vendita verrà utilizzato, come già negli ultimi anni, per la realizzazione di progetti di educazione musicale a beneficio di tutti i bambini della scuola.
Le insegnanti ringraziano quanti vorranno acquistarlo e i genitori che si renderanno disponibili per la distribuzione.

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Sul fiume Paglia ogni decisione sarà concordata e non serve una diga

Nella riunione tenutasi presso il Municipio di Orvieto lo scorso 6 dicembre si è parlato delle problematiche riguardanti il bacino del Paglia e si è fatta chiarezza circa le recenti voci che avevano riportato all’attualità l’ipotesi di realizzare uno sbarramento sul fiume all’altezza di Torre Alfina.

All’incontro, convocato dal Sindaco di Orvieto Giuseppe Germani, erano presenti Erasmo D’Angelis, Segretario generale dell’Autorità di Distretto dell’ Appennino Centrale, accompagnato dal Dirigente dell’Ufficio Studi e Documentazione Remo Pelillo e dal Dott. Mauro Grassi, già direttore di italiasicura, la Regione Umbria con il Direttore Generale Alfiero Moretti e il Responsabile del Servizio Protezione Civile Borislav Vujovic, i Sindaci dei Comuni Umbri della Valle del Paglia ( Allerona, Porano, Castel Viscardo ecc.), il Sindaco di Acquapendente Angelo Ghinassi e il Sindaco di Proceno Cinzia Pellegrini, accompagnati da un rappresentante del Consorzio Val di Paglia Superiore e Endro Martini Presidente di Alta Scuola che Coordina il percorso del Contratto di Fiume per il Paglia.

L’incontro, protrattosi per oltre due ore, ha consentito di sgombrare il campo da notizie recentemente diffuse sull’affidamento del compito di mitigare le piene ad una sola grande opera, la diga di cui ogni tanto incautamente si parla.

Grazie allo stato di avanzamento del percorso di Contratto di Fiume per il Paglia, si sono invece poste le basi per avviare un processo di copianificazione integrata e di progettazione, avvalendosi di analisi aggiornate su dati affidabili, per arrivare ad un progetto di fattibilità tecnica ed economica che individui, tra più soluzioni, quelle che presentano il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e alle prestazioni da fornire alla scala dell’intero bacino del Paglia, garantendo salvaguardia per gli ecosistemi, tutela dei valori paesaggistici, trasparenza nella partecipazione di tutti i soggetti interessati e continuità al dibattito pubblico già avviato con il Contratto di Fiume.

Il bacino del Paglia è senz’altro un ambito territoriale su cui intervenire dal punto di vista idraulico, non solo per la mitigazione di piene devastanti, dovute al regime torrentizio dell’asta fluviale, ma anche per il problema della siccità, del disinquinamento e della tutela attiva con finalità di sviluppo.

È un problema non più rimandabile ma da affrontare nella sua complessità, con soluzioni appropriate e sostenibili.

Un prossimo incontro è già in programma per il mese di gennaio 2019, con la presenza delle tre Regioni interessate (Umbria, Lazio e Toscana) e dei Ministeri competenti.

Il Comune di Acquapendente, unitamente agli altri enti locali, esprime soddisfazione per il metodo e per il merito con cui la discussione è avvenuta e rinnova con convinzione la sua disponibilità a partecipare ad ogni iniziativa a riguardo.

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